La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)
Ma il Letterato, con l'esangue paura nel volto e le labbra convulse: alto! - disse - non rivolgiamo contro noi quelle armi, che dèvon servire per noi
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fronte la imberbe spontaneità? e le mirìadi di menzogne dinanzi la verità una? Al guardo solo dell'innocenza, fànnosi l'armi della malvagità, vetro e
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nuovi polsi, i servi incorruttìbili dell'altrùi volontà, i freni alla pigiata lor rabbia, ma i mùscoli delle patrie montagne, che già li donàvano di armi
La Colonia felice: utopia lirica (terza edizione)
, contro la fame, il cielo e le belve, armi a difesa di quella vita, che Noi ci rifiutammo di tôrvi. Risparmiata v'è dunque la prima ferocìssima guerra
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, ma la inermezza sua, la folla delle nemiche armi, e Gualdo era stretto da un'inesprimìbile angoscia. Gualdo, la prima volta in sua vita, si sentiva
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, armi, àbiti, attrezzi, tutto fu scompartito. Le idèe di mio e di tuo, confuse assài in que' capi, rispetto alla roba degli altri, facèvansi, rispetto